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Ripartiamo da capo

A cosa mi serve un blog?

A scrivere, ovviamente, tendo sempre a dilungarmi in quello che dico ed a perdermi; il blog consente di riprendere le file dei mille discorsi che mi si accavallano nella mente.

Adesso le cose a cui pensare e da fare sono molte e se non faccio il punto rischio davvero di dimenticare qualcosa di importante.

Allora cominciamo dalle basi e riapriamo la programmazione settimanale!!!

  1. Lunedi devo uscire alle 13, mi aspetta un incontro importante in banca, dopo la vita andrà riprogrammata, ma direi che ci penso domani
  2. Mercoledì si va a Como per un progetto ENORME di cui vi parlerò appena le cose diventano ufficiali e con meno nubi
  3. Patente in scadenza!!!! significa che il tempo inesorabilmente passa 🙂
  4. Fare l’orlo ai pantaloni che giacciono solitari e impolverati sulla sedia della stanza
  5. Sistemare lo zoccolino della camera da letto

Ecco, direi che non è male, per fortuna questa è la settimana in cui faccio il turno più bello 7-16, il che vuol dire che posso vivere ancora una parte di giornata dopo aver lavorato.

Questa settimana mi faccio compagnia con Battisti…lo scopriremo solo vivendo

 

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CIBI COLOR VIOLA: POTENTI ANTICANCRO

La ForzaDellaNatura's Blog

cibi color violaSi scopre che chi mangia spesso cibi del colore viola tende ad essere più forte e più sano a lungo.

Se si opta per le tonalità più profonde (more, ribes nero e melanzane), le bacche blu-tonica (mirtilli e bacche di sambuco) o la vera porpora (uva, prugne e cavolo viola) si sta difendendo il proprio corpo contro lo stress ossidativo e si tende a promuovere la guarigione dall’interno verso l’esterno.

Potete stare certi che ogni frutto viola o vegetale di questo colore è ricco di antocianine, potenti sostanze fitochimiche che infondono i cibi conferendogli questo pigmento viola.

Le antocianine proteggono contro le malattie cardiovascolari, migliorano la chiarezza mentale, neutralizzano lo stress ossidativo, e anche aiutano a prevenire il cancro.

Questi super-antiossidanti non si limitano a proteggere le piante dai danni del sole, le malattie e l’irradiazione, ma anche a proteggere gli esseri umani che li ingeriscono. Il danno ossidativo…

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Dopotutto qui posso farlo

Ma se uno volesse semplicemente sedersi qui e scrivere? Senza avere chissà che da dire, ma solo per raccontare quello che gli passa per la mente, i pensieri che hanno accompagnato la sua giornata.

Ecco, essendo il mio blog, credo proprio di poterlo fare 🙂

Faccio un breve riassunto della situazione in essere.

  • Ho una certa età, non sono vecchia, semmai vintage, ma i 40 li ho passati e non faccio parte di quel gruppo di persone che pensano questo sia privo di conseguenze
  • Ho un lavoro a tempo pieno, anzi pienissimo, da noi è normale fare 10-12 ore, ci si stupisce quando qualcuno se ne va alla fine delle sue 8 ore
  • Ho una figlia, un marito, un figlio bis e 3 gatti
  • Abbiamo traslocato a Gennaio, il che significa che almeno 50 scatoloni sono ancora chiusi in angoli vari della casa
  • Mia mamma ha deciso che era una bella idea rompersi un femore
  • Io vorrei avere tempo per me

 

Ecco, facendo un rapido conto le 24 ore non bastano 🙂

Situazione comune, lo so bene, ma questo non mi consola. Tuttavia una cosa la ho capita, non sono io ad avere un basso livello energetico che non mi consente di fare tutto, è proprio che tutto questo è TROPPO.

 

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Proviamo a ripartire

Ormai è un anno che esiste questo blog, aperto il 29 febbraio apposta per evitare i festeggiamenti, o meglio i bilanci 🙂

Questa è, più di ogni altra la mia dimensione, scrivere e condividere idee, progetti, pensieri e buffi accadimenti quotidiani. Tuttavia richiede tempo, come tutto d’altra parte, ma il tempo è il bene più prezioso e, ultimamente è stato davvero poco il MIO tempo.

Ora sembra che le cose si siano assestate, ma ho ormai capito che vivo in una zona sismica interiore e quindi la calma è sempre molto relativa, assomiglia ad uno sciamo di scosse dopo il terremoto.

Il trasloco è archiviato, la casa è ancora in divenire, ma in questo ultimo mese ci ho fatto pace; complici alcuni attacchi di vecchiaia fulminante che mi hanno convinta che NON CE LA POSSO FARE A FARCELA 🙂 e quindi giro lo sguardo e vivo.

E se vivo ricomincio a creare, è parte integrante del mio esserci.

Ora poi abito sopra il laborotorio del marito tappezziere e quindi le stoffe sono sempre lì che mi guardano e mi dicono: “Dai, fai qualcosa!!  non lasciarci qui a prender polvere”

e così ho ricominciato ad abbinare, a tagliare e a cucire e ho trovato anche un modo nuovo per usare i miei adorati e adorabili bottoni… la colpa è di una stoffa giallo ambra, una seta.. ricamata con un nastro di velluto color mattone e con un filo di seta verde a formare dei semplici fiori

giallo ambra

non potevo davvero lasciarla lì 🙂 e allora via, alla ricerca del perfetto mix&match 🙂 e trovo uno shantung di seta color mattone che è proprio la morte sua

ambra e mattone

e da qui sono nate le borse!!!!

per prima una piccola… la trovi qui

bora piccola floreale

poi una tracollina.. anche lei è qui

tracolla

ed infine la grande!!!! sempre qui 😉

borsa grande floreale

ecco, la mia collezione primavera 🙂

La colonna sonora non poteva che essere lei: Magherita – R. Cocciante

 

Notte e a presto

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Alle volte fluire non è facile

Un nuovo anno ed una nuova casa ed una mamma in ospedale.

Ora io lo so che l’universo ti presenta solo ciò che sei in grado di affrontare e che ti serve per evolvere (grazie Universo grazie) tuttavia sono convinta che, da tempo, l’universo tenda a sopravvalutarmi😊. 

Abbiamo cambiato casa, quindi si deve traslocare e, non avendo più 20 anni, vi assicuro che è un fastidio non indifferente, sono stanca, infinitamente stanca e dormirei per giorni.

Ora la nuova casa è abitabile e quindi é abitata, ci sono un sacco di scatoloni da aprire, ma devo ammettere che in questi 20 giorni di vita non ci manca nulla e non mi ricordo proprio cosa ci sia lì dentro… il pensiero di buttarli via senza nemmeno aprirli diventa sempre più potente 😊.

La verità é che abbiamo tutti troppe cose, che non servono, solo ci sono piaciute e le abbiamo prese,  ma occupano e non solo spazio,  anche tempo ed energie. La casa nuova, così spoglia,  nei primi giorni mi riempiva d’ansia, DOVEVO RIEMPIRLA!!!

Libri, candele, pupazzi, matite e penne, scatolette di latta e stoffe, quadri alle pareti e bijoux… ogni angolo andava “decorato” fortuna che ho mia mamma in ospedale.

Non sono impazzita, mia mamma sta bene, ha rotto il femore,  ma la hanno operata e ora fa riabilitazione, solo io devo andarla a trovare e così alla fine della giornata di lavoro vado in ospedale e, quando torno non ho la forza di mettermi ad aprire scatole.

Così sono li, ancora chiuse e la vita continua senza che ci manchi nulla ed io comincio ad apprezzare gli spazi vuoti, le superfici disponibili e i muri liberi. 

Si chiama decluttering credo, io semplicemente penso che quando hai ciò che ti serve il resto é superfluo e lo puoi lasciare lì dove è.

Forse l’Universo voleva insegnarmi questo, ma rimango dell’idea che poteva anche fare le cose meno in grande 😁😁😁😁

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Un inizio, o un continuo fluire

Eccoci ad un altro 1° gennaio, mi piace riconciare, arrivare alla fine di un ciclo e ripartire; anche se questo anno, si prospetta decisamente impegnativo.

Ho seguito un percorso, piccolo ed intenso che mi ha divertito e emozionato, per trovare la MIA parola dell’anno e devo ringraziare Susannah Conway per averla trovata.

La parola che accompagnerà il mio 2017 è FLUIRE ed ho raccolto su Pinterest un po’ di immagini che la rappresentano, dai un’occhiata qui e dimmi quale delle immagini rappresenta davvero per te il fluire.

Anasura: a way to flow

 

 

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Rowne and cat

Rowne and cat

STELLA McCARTNEY distressed t shirt
€110 – alducadaosta.com

Gray cardigan
€14 – romwe.com

Acne Studios pants
€165 – brownsfashion.com

Charlotte Olympia flat shoes
€480 – shopbop.com

Olivia Pratt leather jewelry
€24 – jcpenney.com

Valfré tech accessory
€36 – azaleasf.com

ZeroUV retro sunglasses
€20 – popmap.com

Pubblicato in: Al lavoro, quello quotidiano per cui mi pagano

Uroboro o il tempo ciclico

Giornata intensa ieri, di quelle senza fine in cui non tiri mai su la testa. Quando sono finalmente giunte le 17:30, dopo aver detto una serie di stupidate ridicolissime nell’ultima mezz’ora, decidiamo di andarcene a casa che era anche ora.

Uscendo volgiamo lo sguardo verso il laboratorio alle nostre spalle che assomiglia ogni giorno di più ad un campo di battaglia, e dico:”Dai che domani sarà un altro giorno…” avrei voluto concludere che sarebbe andata meglio, ma mi sono interrotta; mica lo potevo sapere se sarebbe stato meglio!!! e la sequela di giorni infernali ininterrotti che abbiamo affrontato ultimamente non faceva presagire nulla di buono da un punto di vista puramente statistico 🙂

e poi… ma davvero ci sono giorno migliori e giorni peggiori? certo alcuni giorni sono segnati da eventi importanti: nascite, morti, compleanni, matrimoni, divorzi, lauree etc etc, ma gli altri? I giorni normali? Ecco, appunto sono giorni normali e iniziano per finire e ricominciare in un ciclo continuo e allora forse vale la pena di farseli piacere per quello che sono, senza sperare che possano essercene di migliori.

Il giorno che vivi è già il migliore e domani ne seguirà un altro di cui ti occuperai domani.

Perchè il tempo, non è mica una linea retta!!! è solo un ciclo, che torna e ritorna mai uguale a se stesso come un Uroboro mitico serpente che si morde la coda 🙂

uroboro-soleluna

ed uno potrebbe pensare che è una noia, giorni sempre uguali che si ripetono 😦 ed invece un tempo ciclico e non lineare ha con se l’idea di infinito e di continua trasformazione; un’idea che riempie il cuore di gioia e fa si che ogni “nuovo” giorno lo si possa affrontare con uno spirito allegro e gioioso.

La ciclicità del tempo porta con sè la continua trasformazione e l’idea che nulla finisce o inizia, ma Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma come diceva già De Lavoiser nel lontano 1700 , quasi 1800.

Tutto si trasforma continuamente ed essere nell’attimo e nel luogo in cui si sta vivendo consente di vivere a pieno ogni cosa che così diviene meravigliosa ed unica.

shiva-rudra

e così colleghiamo alchimia, fisica quantistica e yoga grazie ad un simpatico serpente 🙂

 

Om Shanti

 

Pubblicato in: Al lavoro, quello quotidiano per cui mi pagano

Di campi coltivati e visioni d’insieme

Oggi mi sono ritrovata tra le mani una giornata che non ingranava, a me sembravano 24 ore prive di senso e di scopo.

Poi mi ritrovo seduta al pc a leggere commenti su discussioni che seguo e mi metto a fare il punto di quanto è accaduto oggi 28 Novembre.

La Denise, mia fida e fidata collega stamattina me lo aveva detto, quando mi lamentavo di avere la sensazione di girare a vuoto, che avevamo invece fatto questo, quello e quell’altro ed era vero!!!

Ogni giorno facciamo mille e mille cose, è solo che non sempre ne raccogli subito i frutti e così hai l’impressione di aver buttato il tuo tempo e di non aver concluso niente.

Non è mai così!! Ogni giorno semini, solo alcuni giorni raccogli e, se sei tutta presa a guardare continuamente a ciò che ottieni nell’immediato da ciò che fai, capita che non ti renda conto che stai raccogliendo oggi i frutti di ciò che avevi seminato 3 mesi fa e di cui nemmeno di ricordavi.

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Ph: Max Mitenkov

Ho iniziato a lavorare nel mio attuale luogo di lavoro quasi 4 anni fa, non avevo nemmeno una sedia nei primi giorni e non sto esagerando!! Un ufficio da 2 metri per 3 che condividevamo in 4, ci si doveva sedere con un ordine ben preciso per poterci incastrare 🙂 ed ora c’è un vero laboratorio, con tutta la strumentazione necessaria!!! e sedie in abbondanza e scrivanie. Una radio che funziona, te e biscotti e persone che vanno e vengono chiedendo consigli, pareri o fermandosi solo per tirare il fiato.

Ecco, anche se oggi i ritmi sono stati lenti e mi sono persa via spesso, direi che ci stà, si può! perchè le cose della vita vanno viste nell’insieme, vissute attimo per attimo, ma guardate da lontano, in modo da vederle nella loro interezza.

Ora posso andare a dormire soddisfatta 🙂

Colonna sonora: (I can get no) Satisfaction